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venerdì 10 gennaio 2014

IBAC 2014 - Ministro Bonino: “Destinazione Italia” per aprire il Paese al mondo


IBAC 2014

Oggi riunione alla Farnesina

Ministro Bonino: “Destinazione Italia” per aprire il Paese al mondo

“Attrarre investitori stranieri è priorità dell’intero Governo italiano”

 

ROMA - Il Piano Destinazione Italia “è lo strumento scelto dal Governo per affrontare la competizione globale. E' un modo per aprire ulteriormente l'Italia al mondo per cogliere nuove opportunità per crescita e sviluppo”. E’ questo il messaggio che il ministro degli Esteri Emma Bonino ha voluto lanciare alla riunione dell’International Business Advisory Council (IBAC), organizzato alla Farnesina (v. Infoprm http://comunicazioneinform.blogspot.it/2014/01/ibac-2014-letta-e-bonino-con-le.html )  e con la presenza, oltre che del chairman di Ibac sir Martin Sorrell, dei vertici di circa 50 multinazionali tra le più importanti al mondo e del presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha chiuso la riunione.

Il ministro Bonino – che ieri ha presieduto il pranzo di gala organizzato a Villa Madama per i partecipanti – ha sottolineato ai leader del business internazionale come la loro presenza sia “un segnale di fiducia per il nostro Paese”. E con loro, ha sottolineato la titolare della diplomazia italiana, è stata intavolata una “discussione franca”, nella quale non sono mancate sottolineature sui punti di debolezza del sistema Italia e con un focus particolare su quattro ambiti di particolare interesse per gli investitori stranieri: dal dossier privatizzazioni a quello immobiliare – con parti del demanio statale già nella Gazzetta Ufficiale – fino agli aspetti meramente industriali e imprenditoriali. E il ministro degli Esteri  ha voluto rimarcare come sin dall’inizio, “l’attrazione di investimenti stranieri” sia stata una delle “priorità” di tutto il Governo italiano. Attrarre investimenti esteri, ha spiegato Emma Bonino, è “un interesse nazionale” per “due ragioni: perché necessitiamo di capitale finanziario, industriale e umano per prendere parte alla catena del valore globale e perché c'è una stretta relazione tra attrazione e competitività del nostro Paese”. Per questo, ha rimarcato il ministro, “non abbiamo voluto incontrarvi ‘a mani vuote’” facendo invece sì che la riunione abbia avuto inizio proprio dalla presentazione del Piano Destinazione Italia.

Un piano che, del resto, si basa su un principio: “noi siamo convinti che l'Italia abbia un enorme potenziale, dal punto di vista economico, culturale, tecnologico", ha spiegato il ministro degli Esteri evidenziando la volontà, da parte del Governo, di “mettere alla prova” tale potenziale nei prossimi anni: prima di tutto in occasione di Expo 2015; inoltre, “stiamo considerando la candidatura per ospitare i Giochi Olimpici del 2024 e stiamo attuando un’Agenda Digitale nazionale che darà spinta alla competitività creando nuove opportunità di crescita”. L’Italia – è stata l’esortazione del ministro Bonino nel corso della conferenza stampa seguita alla riunione – corre il rischio di essere percepita come “una sirena un po’ stanca” ma per attrarre investimenti deve porsi come “un delfino robusto, agile, intelligente, ma anche grazioso, elegante e gioioso”. E a fare da eco alle parole della responsabile della diplomazia italiana è intervenuto il chaiman di Ibac sir Martin Sorrell, che ha sottolineato come in Italia ciano “molte cose buone, che non sono pubblicizzate”. L’Italia, è stato l’invito del ceo del gruppo Wpp, deve riacquistare “fiducia in sé” e spetta anche al Governo aiutare gli italiani a farlo.

La decisione di ospitare per la prima volta alla Farnesina una riunione Ibac rientra nel Piano Destinazione Italia, ed è espressamente citata tra gli impegni al capitolo “Promozione”. Negli ultimi 4 anni, invece, il board di Ibac si era riunito in Campidoglio, ospitato dal Sindaco, per sostenere l’amministrazione della città nella realizzazione del piano strategico per Roma Capitale. Il 10 gennaio, invece, la riunione è stata l’occasione per discutere assieme ad alcuni tra i principali attori dell’economia mondiale di come rendere l’Italia più attraente per gli investitori stranieri, anche in vista di tre grandi opportunità dei prossimi anni: l’EXPO 2015 a Milano, lo sviluppo dell’Agenda Digitale e la possibile candidatura italiana ai Giochi Olimpici del 2024. E l’evento alla Farnesina ha raccolto attorno allo stesso tavolo oltre cinquanta capi di multinazionali e fondi di investimento di tutto il mondo, incluse le nuove grandi economie asiatiche, come Cina, Turchia e Emirati Arabi. Tra le aziende italiane presenti alla riunione, anche Eni, Finmeccanica, Fincantieri, Mps e Fiat Group, oltre ai rappresentanti di Banca d’Italia, Anci e del Ministero delle Politiche Agricole.

Ibac riunisce le maggiori multinazionali del mondo. L’organismo presieduto da sir Sorrell e nato 26 anni fa a Shanghai con lo scopo di proporre “best practices” a livello internazionale può contare sulla presenza di alcuni “big” dell’economia planetaria praticamente in ogni settore: dalla Coca Cola a Google e Yahoo!, dalle case automobilistiche Volkswagen Group e Renault-Nissan a General Eletric e Vodafone fino a banche del calibro di Goldman Sachs e Santander.(Inform)

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