IBAC 2014
Oggi riunione alla
Farnesina
Ministro Bonino: “Destinazione Italia” per aprire il
Paese al mondo
“Attrarre investitori stranieri è priorità dell’intero
Governo italiano”
ROMA - Il Piano Destinazione
Italia “è lo strumento scelto dal Governo per affrontare la competizione
globale. E' un modo per aprire ulteriormente l'Italia al mondo per cogliere
nuove opportunità per crescita e sviluppo”. E’ questo il messaggio che il ministro
degli Esteri Emma Bonino ha voluto lanciare alla riunione dell’International
Business Advisory Council (IBAC), organizzato alla Farnesina (v. Infoprm http://comunicazioneinform.blogspot.it/2014/01/ibac-2014-letta-e-bonino-con-le.html
) e con la presenza, oltre che del chairman di Ibac sir Martin Sorrell,
dei vertici di circa 50 multinazionali tra le più importanti al mondo e del
presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha chiuso la riunione.
Il ministro Bonino – che ieri ha
presieduto il pranzo di gala organizzato a Villa Madama per i partecipanti – ha
sottolineato ai leader del business internazionale come la loro presenza sia
“un segnale di fiducia per il nostro Paese”. E con loro, ha sottolineato la
titolare della diplomazia italiana, è stata intavolata una “discussione
franca”, nella quale non sono mancate sottolineature sui punti di debolezza del
sistema Italia e con un focus particolare su quattro ambiti di particolare
interesse per gli investitori stranieri: dal dossier privatizzazioni a quello
immobiliare – con parti del demanio statale già nella Gazzetta Ufficiale – fino
agli aspetti meramente industriali e imprenditoriali. E il ministro degli Esteri
ha voluto rimarcare come sin dall’inizio, “l’attrazione di investimenti
stranieri” sia stata una delle “priorità” di tutto il Governo italiano.
Attrarre investimenti esteri, ha spiegato Emma Bonino, è “un interesse
nazionale” per “due ragioni: perché necessitiamo di capitale finanziario,
industriale e umano per prendere parte alla catena del valore globale e perché
c'è una stretta relazione tra attrazione e competitività del nostro Paese”. Per
questo, ha rimarcato il ministro, “non abbiamo voluto incontrarvi ‘a mani
vuote’” facendo invece sì che la riunione abbia avuto inizio proprio dalla
presentazione del Piano Destinazione Italia.
Un piano che, del resto, si basa
su un principio: “noi siamo convinti che l'Italia abbia un enorme potenziale,
dal punto di vista economico, culturale, tecnologico", ha spiegato il
ministro degli Esteri evidenziando la volontà, da parte del Governo, di
“mettere alla prova” tale potenziale nei prossimi anni: prima di tutto in
occasione di Expo 2015; inoltre, “stiamo considerando la candidatura per
ospitare i Giochi Olimpici del 2024 e stiamo attuando un’Agenda Digitale
nazionale che darà spinta alla competitività creando nuove opportunità di
crescita”. L’Italia – è stata l’esortazione del ministro Bonino nel corso della
conferenza stampa seguita alla riunione – corre il rischio di essere percepita
come “una sirena un po’ stanca” ma per attrarre investimenti deve porsi come
“un delfino robusto, agile, intelligente, ma anche grazioso, elegante e
gioioso”. E a fare da eco alle parole della responsabile della diplomazia
italiana è intervenuto il chaiman di Ibac sir Martin Sorrell, che ha
sottolineato come in Italia ciano “molte cose buone, che non sono
pubblicizzate”. L’Italia, è stato l’invito del ceo del gruppo Wpp, deve riacquistare
“fiducia in sé” e spetta anche al Governo aiutare gli italiani a farlo.
La decisione di ospitare per la
prima volta alla Farnesina una riunione Ibac rientra nel Piano Destinazione
Italia, ed è espressamente citata tra gli impegni al capitolo “Promozione”.
Negli ultimi 4 anni, invece, il board di Ibac si era riunito in Campidoglio,
ospitato dal Sindaco, per sostenere l’amministrazione della città nella
realizzazione del piano strategico per Roma Capitale. Il 10 gennaio, invece, la
riunione è stata l’occasione per discutere assieme ad alcuni tra i principali
attori dell’economia mondiale di come rendere l’Italia più attraente per gli
investitori stranieri, anche in vista di tre grandi opportunità dei prossimi
anni: l’EXPO 2015 a Milano, lo sviluppo dell’Agenda Digitale e la possibile
candidatura italiana ai Giochi Olimpici del 2024. E l’evento alla Farnesina ha
raccolto attorno allo stesso tavolo oltre cinquanta capi di multinazionali e
fondi di investimento di tutto il mondo, incluse le nuove grandi economie
asiatiche, come Cina, Turchia e Emirati Arabi. Tra le aziende italiane presenti
alla riunione, anche Eni, Finmeccanica, Fincantieri, Mps e Fiat Group, oltre ai
rappresentanti di Banca d’Italia, Anci e del Ministero delle Politiche
Agricole.
Ibac riunisce le maggiori
multinazionali del mondo. L’organismo presieduto da sir Sorrell e nato 26 anni
fa a Shanghai con lo scopo di proporre “best practices” a livello
internazionale può contare sulla presenza di alcuni “big” dell’economia
planetaria praticamente in ogni settore: dalla Coca Cola a Google e Yahoo!,
dalle case automobilistiche Volkswagen Group e Renault-Nissan a General Eletric
e Vodafone fino a banche del calibro di Goldman Sachs e Santander.(Inform)
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