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venerdì 30 agosto 2013

Napolitano nomina Claudio Abbado, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia “per altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale”

SENATORI A VITA
Napolitano nomina Claudio Abbado, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia “per altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale”

“Da loro verrà un contributo peculiare, in campi altamente significativi, alla vita delle nostre istituzioni democratiche, e - in assoluta indipendenza da ogni condizionamento politico di parte – all’attività del Senato e dell’intero Parlamento”

ROMA – Quattro personalità di prestigio internazionale che hanno “illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale” da oggi sono senatori a vita .
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scelto il fisico nucleare premio Nobel Carlo Rubbia, il direttore d’orchestra Claudio Abbado, l’architetto Renzo Piano e  la neurobiologa Elena Cattaneo, che è la  più giovane senatrice a vita mai nominata (ha 51 anni).
Il capo dello Stato ha dato “personalmente notizia della nomina ai neo senatori porgendo loro i più vivi auguri” informano dal Quirinale.
“E’ anche per dare un segno di serena continuità istituzionale che – ha dichiarato il presidente Napolitano -ho ritenuto di dover colmare i vuoti tristemente determinatisi, nel breve giro di un anno, nelle file dei senatori a vita di nomina presidenziale. Sempre convinto delle ragioni che indussero i Padri costituenti a prevedere quella speciale presenza nel Senato della Repubblica e ad attribuire quella facoltà al Presidente della Repubblica, ho raccolto elementi di giudizio e compiuto passi discreti per attribuire i quattro seggi di senatore a vita rimasti vacanti. E nel rispetto delle valutazioni e degli orientamenti cui, nell'esercizio della facoltà prevista dall'art. 59 della Costituzione, si sono di volta in volta variamente attenuti i diversi miei predecessori, ho questa volta teso in modo particolare a compiere scelte che riprendessero i criteri ispiratori delle nomine effettuate in prima istanza dal Presidente Luigi Einaudi. Le mie scelte sono così cadute su personalità rappresentative del mondo della cultura e della scienza.
Pur consapevole del valore di non poche altre personalità, che pure ‘hanno illustrato la Patria per altissimi meriti’, ritengo indubbio che tra quelle oggi nominate ve ne siano di talmente note per le loro attività e i risultati conseguiti da considerarsi portatrici di curricula e di doti davvero eccezionali, come attesta il prestigio mondiale di cui sono circondate. E sono loro grato per la generosa disponibilità espressami.
In pari tempo ho proceduto alla nomina di una donna di scienza di età ancor giovane ma già nettamente affermatasi, la cui scelta ha anche il valore di un forte segno di apprezzamento, incoraggiamento e riferimento per l'impegno di vaste schiere di italiane e italiani di nuove generazioni dedicatisi con passione, pur tra difficoltà, alla ricerca scientifica.
Sono convinto che dai quattro senatori a vita così prescelti verrà un contributo peculiare, in campi altamente significativi, alla vita delle nostre istituzioni democratiche, e - in assoluta indipendenza da ogni condizionamento politico di parte - all'attività del Senato e dell'intero Parlamento”.
I profili dei nuovi senatori a vita:
Carlo Abbado. Nato A Milano nel 1933, si è diplomato al Conservatorio di Milano. Ha acquisito meriti artistici nel campo musicale attraverso l'interpretazione della letteratura musicale sinfonica e operistica alla guida di tutte le più grandi orchestre del mondo. A tali meriti si è congiunto l'impegno per la divulgazione e la conoscenza della musica in special modo a favore delle categorie sociali tradizionalmente più emarginate. Ha avuto la responsabilità della direzione stabile e musicale delle più prestigiose Istituzioni musicali del mondo come il Teatro alla Scala e i Berliner Philharmoniker; ha ideato istituzioni per lo studio e la conoscenza della nuova musica. Si è in pari tempo caratterizzato per l'opera volta a valorizzare giovani talenti anche attraverso la creazione di nuove orchestre, come la European Union Youth Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe, la Mahler Chamber Orchestra, la Orchestra Mozart.
Elena Cattaneo. Nata a Milano nel 1962, si è laureata in farmacia all'Università di Milano dove successivamente ha conseguito il dottorato e dal 2003 insegna come professore ordinario. Ha operato come ricercatrice per tre anni al MIT di Boston nel laboratorio del Prof. Ron McKay, dove ha avviato studi su cellule staminali cerebrali. Rientrata in Italia, ha fondato e dirige il Laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative del Dipartimento di bioscienze dell'Università di Milano, dedicandosi allo studio della Corea di Huntington. E' stata rappresentante nazionale presso l'Unione Europea per la ricerca Genomica e Biotecnologica. Ha coordinato il progetto europeo NeuroStemcell e, da ottobre 2013, coordinerà il progetto NeuroStemcellrepair nell'ambito del 7° Programma Quadro della Ricerca Europa.
Renzo Piano. Nato a Genova nel 1937, si è laureato al Politecnico di Milano nel 1964. Vincitore, tra l'altro del Premio Pritzker (Washington), Praemium Imperiale, (Tokyo), Erasmus (Amsterdam), Leone d'Oro, (Venezia). Dal 1994 è Godwill Ambassador dell'Unesco per la Città. Ha costruito spazi pubblici per le comunità, musei, università, sale per concerto, ospedali. Tra i suoi più importanti progetti il Centro Culturale Georges Pompidou a Parigi, l'aeroporto Kansai in Giappone, l'auditorium Parco della Musica a Roma, il museo dell'Art Institute a Chicago, il nuovo Campus della Columbia University a New York. Nel 2004 ha istituito la Fondazione Renzo Piano, con sede a Genova, organizzazione no-profit dedicata al supporto dei giovani architetti, che accoglie a “bottega”.
Carlo Rubbia .Nato a Gorizia nel 1934, si è laureato presso la Scuola Normale di Pisa e ha svolto il suo dottorato alla Columbia University. Ricercatore al CERN di Ginevra dal 1961, ne è stato Direttore Generale dal 1989 al 1993. Per diciotto anni ha svolto l'attività di Professore di Fisica presso la Harvard University. Nel 1984 ha ottenuto il Premio Nobel insieme a Simon van der Meer per la scoperta dei particelle W e Z, responsabili delle interazioni deboli. Membro delle più prestigiose accademie scientifiche, detiene 32 lauree honoris causa. Attualmente svolge le sue attività di ricerca fondamentale al CERN e ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. (Inform)

Il ministro degli Esteri Emma Bonino alla cerimonia di sottoscrizione del contratto di partecipazione della Francia

EXPO MILANO 2015
Il 2 settembre presso l’Ambasciata francese

Il ministro degli Esteri Emma Bonino alla cerimonia di sottoscrizione del contratto di partecipazione della Francia

Alla cerimonia anche il presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini

ROMA - Il Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino parteciperà alla Cerimonia di sottoscrizione del contratto di partecipazione della Francia a Expo Milano 2015, che avrà luogo a Roma, Palazzo Farnese, lunedì 2 settembre , alle ore 12.00.

Interverranno l’Ambasciatore di Francia in Italia, Alain le Roy, il Commissario Generale della Francia a Expo Milano 2015, Alain Berger, il Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il Presidente dell’Assemblea Nazionale Francese, Claude Bartolone e il Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini.(Inform)

Serbia, crescono le opportunità di business per le aziende italiane

INTERNAZIONALIZZAZIONE
Serbia, crescono le opportunità di business per le aziende italiane

Italia primo investitore in Serbia. Ambasciatore Giuseppe Manzo: Prioritaria azione di “diplomazia per la crescita”

BELGRADO - Crescono le opportunità d'affari per le aziende italiane in Serbia. L'Agenzia per la promozione degli investimenti (Siepa) del paese balcanico e la Camera di commercio italo-serba hanno siglato a Belgrado un accordo di collaborazione che istituisce un desk Siepa presso la Camera di Commercio, dedicato ad assistere le nostre imprese interessate a conoscere il mercato locale e le opportunità di investimento e commercio.

Il direttore dell'Agenzia, Bozidar Laganin, in occasione della cerimonia per la firma, ha voluto sottolineare come l'Italia sia oggi, oltre che il primo partner commerciale, anche il primo investitore in Serbia. Non solo per quello che riguarda il totale degli investimenti, ma anche per il numero dei progetti e per dipendenti impiegati.

Da parte sua, il nostro ambasciatore a Belgrado, Giuseppe Manzo, ha valorizzato la coerenza di questo nuovo strumento rispetto alla prioritaria azione di “diplomazia per la crescita”, condotta dal Governo italiano e dalla Farnesina in particolare, per sostenere le piccole e medie imprese (Pmi) che trovano nella via internazionale opportunità per rafforzarsi anche nel nostro Paese. Proprio le Pmi italiane costituiscono, infatti, la tipologia d'impresa che maggiormente ha bisogno dei servizi quali quelli che saranno offerti dal nuovo desk. (Inform)

Il ministro Cécile Kyenge alla tavola rotonda “Migranti allo specchio. Cittadinanza e culture in un mondo in movimento”

EMIGRAZIONE/IMMIGRAZIONE
Il 3 settembre alla Festa nazionale del Pd a Genova

Il  ministro Cécile Kyenge alla tavola rotonda “Migranti allo specchio. Cittadinanza e culture in un mondo in movimento”

GENOVA - Nell’ambito della Festa Democratica nazionale del Partito Democratico, che si svolge quest’anno a Genova (Porto Antico, da oggi 30 agosto al 9 settembre), martedì 3 settembre, alle ore 17, si terrà una tavola rotonda organizzata dall’Ufficio Italiani nel mondo e dal Forum Immigrazione del Partito Democratico.

La tavola rotonda, dal titolo “Migranti allo specchio. Cittadinanza e culture in un mondo in movimento” si terrà nella Sala Cerami, sarà aperta da Eugenio Marino, responsabile nazionale Pd all’estero e introdotta da Marco Pacciotti, coordinatore Forum immigrazione Pd. Vedrà inoltre la partecipazione di Gianni Farina, deputato Pd eletto in Europa, Francesca La Marca, deputata Pd eletta in America Settentrionale e Centrale ,e Claudio Micheloni, senatore Pd eletto in Europa.

Le conclusioni saranno affidate a Cécile Kyenge, ministro per l’Integrazione.

La tavola rotonda sarà moderata da Stefano Marroni, vice direttore del Tg2. (Inform)

Denver: scalando le Montagne Rocciose con madre Cabrini

ITALIANI ALL’ESTERO 
Da “Migrantes online”

Denver: scalando le Montagne Rocciose con madre Cabrini

DENVER - Per arrivare su in cima, si devono percorrere 373 gradini. E lì ti accoglie una enorme statua del Sacro Cuore di Gesù scolpita da un artista italiano, che guarda dritto verso valle. Intorno a te, le Montagne Rocciose. In fondo, la città di Denver, che sembra come una cattedrale nel deserto. Si presenta così il picco più alto del Mother’s Cabrini Shrine, il Santuario di Santa Francesca Cabrini. Qui lei passò del tempo con delle piccole orfane, e vi costruì una casa di accoglienza per diseredati. Qui Santa Francesca Cabrini amava tornare, e fece scaturire una fonte miracolosa. E qui c’è una tappa dello speciale Anno della Fede della diocesi di Denver. Il viaggio nella realtà della Chiesa americana non può che passare da qui. Perché Denver è una città come colpita da una grazia improvvisa. Perché la Giornata Mondiale della Gioventù del 1992 ha dato impeto e forza a una gioventù cattolica che forse è tra le più folte nel Midwest americano, indifferente e individualista. Columbine, il luogo dove avvenne la strage di studenti che portò Michael Moore a girare un documentario vincitore di premio Oscar, è distante solo 15 minuti da Denver. E in molti posti si vive quel senso di individualismo e di leggenda laica che è stata la culla del sogno americano. Per esempio, gli uffici della Catholic News Agency sono in un edificio che è stato quello del leggendario bandito Wyatt Earp. Ma i miti non bastano a creare una comunità compatta. La Giornata Mondiale della Gioventù del 1992, tuttora ricordata ogni anno, ha dato invece una spinta fondamentale in questo senso. Una serie di vescovi illuminati ha proseguito l’opera. Un seminario attivissimo ha sfornato sacerdoti consapevoli e maturi (uno di loro, Kit, che sarà presto ordinato e andrà a servire nella diocesi di Phoenix, è arrivato lì dopo un passato nell’Aeronautica militare, con trascorsi anche nella base italiana di Aviano). E poi, una università, la Franciscan University, ha contribuito a fornire una generazione di insegnanti e professionisti che sanno vivere davvero il cattolicesimo. La vera grazia che ha toccato Denver è però proprio il passaggio di Santa Francesca Cabrini tra le montagne del Colorado. E non è un caso che l’arcivescovo di Denver, mons. Aquila, abbia inserito il santuario tra le tappe del pellegrinaggio dell’Anno della Fede. C’è anche una fonte che era miracolosamente sgorgata, e una riproduzione della Grotta di Lourdes. E la casa, scavata nella roccia, è stato rifugio per le orfane. Le stesse orfane con cui Santa Francesca Cabrini ha scalato la montagna dove oggi sorge la statua del Sacro Cuore di Gesù, e dove viene custodito con cura il disegno di cuore fatto con cura dalle ragazze che si erano avventurate lassù. Ma la scalata dei 373 gradini rappresenta il Calvario, la fatica di Gesù verso la Croce, e le stazioni della via Crucis lo stanno a ricordare. Ma ce lo ricorda anche la vita stessa di Madre Cabrini. Una vita in salita, come lo è quella di molti emigranti. Ma anche una vita piena di amore. Nata a Sant’Angelo Lodigiano, in Lombardia, fonda nel 1880 a Codogno l’Istituto del Sacro Cuore. Vorrebbe andare ad Est, ad evangelizzare la Cina. Papa Leone XIII la manda invece in America, per assistere le centinaia di migliaia di italiani emigrati, sfruttati, malpagati, vere vittime di organizzazioni senza scrupoli. Malaticcia, fragile, con grandi occhi azzurri trascinatori e un sorriso irresistibile, sbarca a New York senza un soldo con 7 suore il 31 marzo 1889, ma viene avversata anche da coloro che invece avrebbero dovuto aiutarla. Scrive:”Poveri italiani, senza Dio, senza patria, senza pane”. Li avvicina nei porti, nei ghetti, nei miseri tuguri dove neppure la polizia osa avventurarsi. A tutti reca una briciola d’Italia. Dopo aver fondato il primo orfanotrofio a New York, attraversa gli States con ogni mezzo di locomozione: dal New Jersey a Los Angeles, da Chicago a New Orleans, Denver, Seattle per impiantare orfanotrofi, asili, scuole, collegi, ospedali, laboratori, ricoveri, centri sociali, per gli italiani e i loro piccoli figli. Scende in Nicaragua, in Honduras tra gli indiani Mosquitos, percorre il Perù e il Cile da dove raggiunge l’Argentina a dorso di mulo attraverso le Ande con 8 metri di neve, giunge in Brasile, sfiora l’Alaska e il Canada. Madre Cabrini è una vera manager, trova sempre i finanziamenti per le sue opere, stronca sempre tentativi mafiosi o richieste di tangenti. E poi, assiste anche i carcerati italiani nelle prigioni di Sing-Sing, Chicago, New Orleans; visita i minatori nelle profondità delle miniere di Scranton e Denver. Per altre fondazioni in Europa, Inghilterra, Francia, Spagna, varca 24 volte l’oceano che chiama “la strada dell’orto della sua casa di Sant’Angelo”. Il 17 ottobre del 1892 fonda per gli italiani il primo dei suoi famosi Columbus Hospital a New York. Muore nel suo Columbus Hospital di Chicago nel 1917. Beatificata il 13 novembre 1938 da Pio XI ( che l’aveva conosciuta a Milano) e canonizzata da Pio XII il 7 luglio 1946. È la prima Santa degli Stati Uniti. Ed è una immigrata italiana. Proclamata nel 1950 la “patrona di tutti i migranti”. (Andrea Gagliarducci – Korazym-Migrantes online)

Inform

“La svolta mancata? Quale politica per gli italiani nel mondo”

ITALIANI ALL’ESTERO
Dibattito il 7 settembre alla Festa Nazionale del Pd a Genova

“La svolta mancata? Quale politica per gli italiani nel mondo”

GENOVA - “La svolta mancata? Quale politica per gli italiani nel mondo”, è il titolo del dibattito che si terrà alla Festa Democratica Nazionale di Genova (Porto Antico) sabato 7 settembre alle ore 11 nella sala Lavoro-Lavori.

Interverranno il responsabile del Pd all’estero Eugenio Marino, i deputati Pd eletti nella ciroscrizione Estero Marco Fedi e Laura Garavini, il deputato Pd Davide Zoggia, il segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero Elio Carozza, il segretario Pd Svizzera e consigliere del Cgie Michele Schiavone, il presidente Pd Svizzera e consigliere Cgie Anna Pompei Ruedeberg. (Inform)

Portacomaro (Asti), paese d’origine dei nonni di Papa Francesco, si gemella con Zenón Pereyra (Santa Fe-Argentina)

ITALIANI ALL’ESTESTERO
Da “Piemontesi nel Mondo”

Portacomaro (Asti), paese d’origine dei nonni di Papa Francesco, si gemella con Zenón Pereyra (Santa Fe-Argentina)

FROSSASCO (Torino) - Un bel cielo stellato e uno spicchio di luna hanno accompagnato, domenica 11 agosto, la cerimonia di avvìo del gemellaggio tra i comuni di Portacomaro (provincia di Asti - Italia) e Zenón Pereyra (provincia di Santa Fe -Argentina), in collegamento video telefonico tra i due paesi.
In Italia erano le ore 22 circa e in Argentina le ore 17, quando dalla piazza antistante il Municipio di Portacomaro i due conduttori della serata, il giornalista e caporedattore Rai Carlo Cerrato ed il Presidente dell’Associazione “Plaza Argentina” Daniel Ormeno, hanno dato inizio al collegamento, con un primo scambio di saluti e di voti augurali fra il Sindaco di Portacomaro Valter Pierini e l’Intendente Comunal di Zenón Pereyra Sergio Toledo.
Fin da subito si è percepito, da entrambe le parti, un clima di emozionata attesa, di ansioso bisogno di conoscenza e di contatti per avviare e sviluppare quei valori di amicizia e di fratellanza che costituiscono i presupposti di ogni gemellaggio. Questo gemellaggio con l’Argentina raggiunge “quota 60” ed ha inoltre un valore del tutto particolare, in quanto da Portacomaro sono partiti per l’Argentina come umili emigrati, alla fine degli anni ‘20 del secolo scorso, gli avi dell'attuale grande Pontefice, Papa Francesco Bergoglio : un Papa nato in Argentina con origini e radici piemontesi.
La numerosa popolazione di Portacomaro ha seguito con attenzione ed emozione i numerosi interventi dall’Argentina, in particolare del Console d'Italia di Rafaela dott. Italo Casina, della Presidente Fapa Ester Maria Valli, del Presidente della Società Italiana Lorenzo Merlo, dei fautori del gemellaggio, in particolare Cristian Gaggi, del progettista e realizzatore del Monumento Nazionale all'Inmigrato Piemontese a San Francisco (Cordoba) l'architetto Rafael Macchieraldo, tutti convenuti a Zenón Pereyra per onorare questo significativo momento e sottolineare l’importanza, il valore, la forza dei gemellaggi e dei legami tra il Piemonte e l’Argentina.
Il nostro Presidente Michele Colombino è stato più volte richiesto di intervenire per ripercorrere le origini e lo sviluppo dell’Associazione Piemontesi nel Mondo, per puntualizzarne i valori, il significato, le attese, i risultati, nonché la cultura dell'emigrazione che non si può e non si deve ignorare mai.
Altri graditi interventi sono stati quelli di Daniela Piazza, Presidente della “Famija Turineisa”, che ha letto la poesia di Nico Costa “Rassa nostrana”, che il Pontefice conosce a memoria, e del prof. Guido Ravizza, ricercatore storico, che ha letto una poesia di un autore locale e che ha preannunciato l'organizzazione di una mostra sui Portacomaresi nel mondo.

Un’ultima emozione : durante tutta la serata bastava volgere lo sguardo verso le colline per intravedere le luci della “casa Bergoglio” di Bricco Marmorito, che nel pomeriggio, grazie alla generosità e cordialità degli attuali proprietari e la collaborazione di Daniel Ormeno, abbiamo potuto visitare, soffermandoci in questo luogo divenuto – in omaggio a Papa Francesco - uno dei simboli delle radici piemontesi sparse nel mondo. (Luciana Genero-Piemontesi nel Mondo, numero di settembre/Inform)

Multilateralismo e Global Fund, “positivo incontro” di Marco Fedi (Pd) con il deputato laburista Andrew Leigh

ITALIA-AUSTRALIA
Multilateralismo e Global Fund, “positivo incontro” di Marco Fedi (Pd) con il deputato laburista Andrew Leigh

ROMA - Gli orientamenti e le scelte di politica estera italiane e australiane, il multilateralismo, la crisi siriana, l'impegno per il Global Fund nella lotta alla povertà, all'Aids, alla malaria e alla tubercolosi e la Presidenza australiana del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, sono i temi al centro di un “positivo incontro” a Canberra di Marco Fedi, deputato Pd eletto nella circoscrizione Estero al Parlamento italiano, con Andrew Leigh, deputato laburista nel seggio di Fraser.

“La presidenza australiana del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite rappresenta un importante momento di politica estera e internazionale di cui giustamente l'Australia è orgogliosa. Credo sia utile in questo momento ricordare gli impegni di una politica estera e internazionale multilaterale che - in un momento di grave difficoltà internazionale in Siria - ci impegni tutti nel percorso comune verso la pace e il rifiuto della violenza” ha ricordato l'on. Fedi nell'incontro svoltosi il 27 agosto scorso.

“L'Australia, l'intera regione dell'Asia-Pacifico, meritano maggiore attenzione dall'Europa e dall'Italia” ha concluso Marco Fedi.(Inform)

Carlo Costalli (Mcl): “Soddisfazione per i nomi eccellenti dei nuovi senatori a vita. Stimolo alla politica a fare meglio”

ASSOCIAZIONI
Carlo Costalli (Mcl): “Soddisfazione per i nomi eccellenti dei nuovi senatori a vita. Stimolo alla politica a fare meglio”


ROMA - “Ho appreso con molta soddisfazione la notizia dei quattro senatori a vita nominati oggi dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ‘per altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale’. Ritengo sia un segnale importante che la società civile entri in Parlamento e con dei nomi eccellenti”, ha affermato il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori Carlo Costalli. “Le nomine dei quattro senatori a vita, rese note oggi, devono rappresentare anche, e soprattutto, uno stimolo per la politica a fare meglio perché di questo il Paese ha realmente un urgente bisogno”, ha detto Costalli.(Inform)

Per sostenere la scuola italo-tedesca “Leonardo Da Vinci” di Wolfsburg

SCUOLE BILINGUI 
Laura Garavini (Pd) all’incontro con il ministro all’Educazione della Bassa Sassonia Frauke Heiligenstadt, per sostenere la scuola italo-tedesca “Leonardo Da Vinci” di Wolfsburg

“Fondamentale l’integrazione delle scuole bilingue  nel sistema scolastico tedesco”

WOLFSBURG – “La Scuola italo-tedesca Leonardo Da Vinci di Wolfsburg è uno straordinario esempio di come il bilinguismo possa essere un trampolino di lancio per l’integrazione e per il successo scolastico e professionale dei ragazzi, indipendentemente dalla nazionalità”. Lo ha detto Laura Garavini, deputata del Pd eletta nella Circoscrizione Estero-ripartizione Europa, intervenendo all’incontro con la ministra per l´Educazione del Land Bassa Sassonia, Frauke Heiligenstadt, insieme alle rappresentanze dei genitori dell’Istituto bilingue e a diverse autorità.

All’incontro hanno preso parte anche la consigliera regionale della Spd, Tina Glosemeyer, il candidato al Bundestag, Achim Barchmann, il sindaco di Wolfsburg, Klaus Mohrs, il consigliere comunale, presidente del Consiglio per gli stranieri della cittadina, Franco Garippo e il presidente del Comites, Paolo Brullo.

“Scuole come la Leonardo Da Vinci sono il migliore strumento attraverso il quale costruire l´Europa dal basso - ha proseguito la parlamentare - I ragazzi che si formano qui non acquisiscono solo competenze linguistiche, ma escono anche ricchi di un ampio patrimonio culturale, frutto della conoscenza di più realtà. È esattamente ciò di cui abbiamo bisogno, per il presente e per il futuro: giovani europei, conoscitori della cultura di più paesi, capaci di vivere e di lavorare in più contesti, in grado di sentirsi dovunque a casa propria”.

“Il sistema formativo adottato dalla Leonardo Da Vinci dalla sua costituzione - ha concluso Garavini - ha dimostrato come sia opportuna l’integrazione del bilinguismo nel modello scolastico tedesco, a tempo pieno. Dopo che le politiche scolastiche delle destre, a livello regionale, hanno compromesso la funzionalità del progetto, è necessario ripristinare quanto prima il modello originario, rivelatosi di grande successo”. (Inform)

All’Istituto Italiano di Cultura di Budapest concerto di apertura della Stagione Italiana 2013/14

MUSICA
All’Istituto Italiano di Cultura di Budapest concerto di apertura della Stagione Italiana 2013/14

Il 10 settembre l’Orchestra Nazionale dei Conservatori italiani eseguirà musiche di Giuseppe Verdi

BUDAPEST - Martedì 10 settembre alle ore 19.00, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest (1088 - Bródy Sándor u. 8), si aprirà la Stagione Italiana 2013/14 con un grande concerto lirico/sinfonico.

L’Orchestra Nazionale dei Conservatori italiani, diretta da Antonino Fogliani, con la partecipazione di Jessica Loaiza Perez (soprano), Oh Sangtaek (tenore), Rosaria Angotti (soprano), Francesco Castoro (tenore), Sabrina Cortese (soprano), eseguirà un programma interamente dedicato ad alcuni amatissimi e noti brani del repertorio verdiano (dalla Sinfonia de La forza del destino ad arie dal Trovatore; dalla Sinfonia de I Vespri siciliani e dalle arie e duetti di Traviata e Rigoletto fino alla Marcia trionfale dell’Aida).

Organizzato con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero della Pubblica Istruzione italiani, il concerto è inserito in una tournée europea che toccherà oltre a numerose località italiane anche alcune città europee (Budapest, Varsavia, Cracovia).

Nato come omaggio a Giuseppe Verdi nel 200° anniversario della nascita, il concerto è anche un importante momento di valorizzazione di tanti giovani musicisti (circa 70 orchestrali) migliori diplomati dei numerosi e prestigiosi Conservatori italiani che grazie a questa tournée avranno occasione di essere apprezzati ed applauditi anche da un pubblico internazionale.(Inform)

30 anni per unire l’Abruzzo con l’Argentina

ITALIANI ALL’ESTERO
Articolo di Federico Mandl (Fedamo) sui festeggiamenti per l’anniversario dell’Associazione Villa San Vincenzo di Guardiagrele

30 anni per unire l’Abruzzo con l’Argentina

BUENOS AIRES - Lo scorso 25 agosto, nella propria sede posta nel comune di San Martin, l’Associazione Villa San Vincenzo di Guardiagrele, con la partecipazione di circa 300 tra soci, amici e simpatizzanti, ha festeggiato il 30° anniversario di attività.

L’Associazione ebbe origine grazie alla volontà di un gruppo di abruzzesi, tutti paesani emigrati provenienti da Villa San Vincenzo, frazione del comune di Guardiagrele (Chieti), che intendevano insieme fortificare le radici, la cultura, l’idioma, la musica del loro paese di origine. Nel lontano 1983 ebbe come primo presidente Filomena Capuzzi, oggi residente in Francavilla al Mare.

Successivamente ricoprì la carica di presidente Francisco Taraborrelli, che non è più tra noi, e successivamente Julio Desiderioscioli che a quel tempo con meno di 50 anni di età già aveva pensato che il futuro dell’Associazione era nelle mani dei più giovani. Dopo di che furono elette alla presidenza prima Maria Garzarella e, a seguire, Natalia Turanzas Marcos che, al momento dell’elezione, aveva 30 anni. Questo era il segnale che l’Associazione stava crescendo con la partecipazione e con il coinvolgimento diretto dei giovani che ad oggi formano l’asse portante della stessa. Successivamente la Presidenza è stata assunta da Mario Taraborrelli ed attualmente da Elio Garzarella, figlio di uno dei fondatori della Associazione.

Alla festa hanno partecipato la Presidente del Comites di Buenos Aires, Graciela Laino, il consigliere del Cram Abruzzo Joquin Negri, l’ex funzionario della Regione Abruzzo Giuseppe Leuzzi, il sindaco di San Martin Gabriel Katopodis, i rappresentanti dell’Associazione Italiana di Grand Bourg, dell’Associazione Radici Abruzzesi di Argentina e dell’Associazione Guilmesi di Josè c. Paz.

Erano ovviamente presenti l’attuale presidente della Fedamo Natalia Turanzas Marcos e la ex Presidente Alicia Carosella appartenenti alla Associazione. Durante la serata è stata data lettura del messaggio del console Generale d’Italia in Argentina dott. Giuseppe Scognamiglio dove si esprimevano le felicitazioni per l’attività della Associazione, ma il momento più emozionante è stato quello dell’omaggio ai soci fondatori Adamo Garzarella, Amelia Taraborrelli, Nicolita Colasante, Gilda Colonnese e Rosina Verna.

La festa si è conclusa con la grande torta dei 30 anni di vita e con il brindisi finale di tutta la commissione direttiva composta da adulti e da tantissimi giovani. E questo è il segnale più importante da inviare a tutte le Associazioni nel mondo se si vuole che il rapporto tra gli abruzzesi nel mondo e la loro terra di origine continui a vivere.(Federico Mandl*/Inform)

* Fedamo-Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Argentina

Da New York a Mombercelli per rinvigorire le radici

ITALIANE ALL’ESTERO
Da “Piemontesi nel Mondo”

Da New York a Mombercelli per rinvigorire le radici

Una straordinaria testimonianza di Simona Rodano prestigiosa piemontese trapiantata nella metropoli americana

FROSSASCO (Torino) - Domenica 25 agosto, a Mombercelli (prov. Asti) nell’ambito delle manifestazioni per la festa patronale e per il ventennale del gemellaggio conla cittadina francese di Villedieu-sur-Indre (Berry), si è svolto il concerto “Mombercelli e New York – canzoni tra radici e ali” con la strepitosa voce di Simona Rodano e una band di sei qualificatissimi musicisti.

Simona, vicepresidente dell’Associazione Piemontesi nel Mondo di New York, originaria di Rocca d’Arazzo da parte di papà e di Mombercelli da parte di mamma, ha lasciato da qualche anno la sua carriera di biologa ricercatrice per inseguire il suo sogno di artista, oggi ormai affermata a New York dove ha tenuto spettacoli e musicals alla Carnegie Hall ed ha sfilato come “Fata Italiana” alla Columbus Day Parade.

Un ritorno alle radici, quindi, quello di Simona Rodano, per riallacciare e rivivere emozioni e ricordi di quando, da bambina, trascorreva le vacanze dai nonni tra colline e vigneti, sognando di dispiegare le ali per spiccare il volo seguendo le proprie aspirazioni.

“Quando si prende il volo per andare a vivere all'estero ti succede che dopo un po' ti mancano le tue radici, fai di tutto per riappropriartene e desideri parlarne al mondo intero....” ha affermato Simona, introducendo il tema musicale del grande concerto che ha commosso ed entusiasmato il foltissimo pubblico presente.

Una variegata serata di canzoni italiane che hanno attraversato l’oceano e girato il mondo, dimelodie piemontesi apprese dalla nonna, di suggestive canzoni francesi in omaggio al paese gemellato, per concludere, in assoluta anteprima, con l’Inno dei Piemontesi nel Mondo, nella nuova versione sinfonico-corale predisposta dal prof. Fabio Banchio, la cui presentazione avverrà nei prossimi mesi a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte. Di questo evento si daranno prossimamente notizie più specifiche.

La potente voce e la verve interpretativa di Simona sono state accompagnate, con arrangiamenti creati ad hoc, da una band di musicisti di altissimo livello: Fabio Banchio al pianoforte, Luca Zanetti alla fisarmonica, Gianpaolo Petrini alla batteria, Saverio Miele al contrabbasso, Fabrizio Veglia alla chitarra e la partecipazione straordinaria di Fintan O’ Neill al pianoforte, artista di origini irlandesi, da anni residente a New York.

Una serata internazionale, unica, che ha reso onore al territorio e alla nostra Associazione, come hanno ben rilevato le autorità presenti, dai Sindaci di Mombercelli e Rocca d’Arazzo, al Prefetto di Asti dott. Faloni, all'ex Assessore Regionale all'Emigrazione Mariangela Cotto, al Presidente Michele Colombino, esprimendo grande ammirazione a Simona Rodano, una delle più prestigiose Piemontesi nel Mondo, pilastro portante della piemontesità che non conosce frontiere, punto di riferimento ed esempio per l’onore e il prestigio che rende al Piemonte in terra straniera. Con tale straordinaria manifestazione si è voluto ridare dignità, voce e storia all'emigrazione piemontese.(L.G.-Piemontesi nel mondo,n. di settembre/Inform)

A Caorle “La Luna nel Pozzo”

TEATRO IN STRADA
XVIII Festival internazionale dal 6 all’8 settembre

A Caorle “La Luna nel Pozzo”

Nella cittadina veneziana acrobati, clown, giocolieri, comici, danzatori dall’Italia e dall’Europa

CAORLE (Venezia) - A vivacizzare da ormai diciotto anni il primo weekend di settembre nella cittadina veneziana di Caorle è il festival internazionale del Teatro in strada “La Luna nel Pozzo”, appuntamento che torna da venerdì 6 a domenica 8 settembre.

Protagonisti delle serate lagunari di fine estate saranno, come di consueto, attori, comici, giocolieri, danzatori, acrobati, burattinai e clown dall’Italia e dall’Europa che, con le loro mirabolanti performance fatte anche di esibizioni mozzafiato e numeri circensi, per le calli e i campielli di Caorle intratterranno gli spettatori lasciandoli letteralmente a bocca aperta.

Il festival è promosso dall’Amministrazione Comunale di Caorle e organizzato dall’associazione culturale Arci Carichi Sospesi di Padova, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Venezia, in collaborazione con l’Azienda di Promozione Turistica di Caorle e il Consorzio PromoCaorle.

Sono 42 gli spettacoli proposti da 13 diverse compagnie, italiane e straniere, a cui altre se ne aggiungeranno nella sezione “Off”. A divertire ed emozionare caprulani, turisti e curiosi saranno nelle tre serate la compagnia belga Full Stop con lo spettacolo di danza acrobatica “Is it me?”, la belga/francese Cie Rasoterra, che si esibirà nello spettacolo acrobatico “La balena volante”, la svizzera Compagnia Due nelle clownerie di “Avanti” e gli spagnoli La bella tour nell’omonimo spettacolo di clownerie. A rappresentare l’Italia il circo teatro di Milo e Olivia in “Klinke”, le giocolerie e l’acrobatica di Stefano Di Renzo con “On my way”, la performance visuale col fuoco di Sinakt in “Fly on fire”, che mette insieme circo, teatro e danza, e le clownerie di Pantakin in “Fragile”. E ancora, i solisti Simone Romanò con le giocolerie e clownerie di “Hop-Hop”, El Bechin nell’esibizione di teatro di strada “Horror puppets show”, il teatro comico di Andrea Bochicchio in “I am Leto”, le marionette di “Dorme”, spettacolo di teatro di figura proposto da La capra ballerina, infine Circo 238 in “Perché no?”, esibizione sempre all’insegna dell’acrobatica e delle clownerie. La partecipazione agli spettacoli e agli eventi del festival è libera. (Inform)

giovedì 29 agosto 2013

Ministro Emma Bonino: Una tappa importante per la stabilizzazione della Somalia, siamo molto soddisfatti

SOMALIA
Accordo tra Governo Federale somalo e Amministrazione provvisoria dell’Oltregiuba

Ministro Emma Bonino: Una tappa importante per la stabilizzazione della Somalia, siamo molto soddisfatti

ROMA - - “E’ certamente una tappa importante per la stabilizzazione della Somalia, e ne siamo molto soddisfatti”. Con queste parole il ministro degli Esteri Emma Bonino, commenta da Parigi le notizie provenienti da Addis Abeba sulla conclusione dell’accordo tra il Governo Federale somalo e l’Amministrazione provvisoria dell’Oltregiuba, raggiunto sotto gli auspici dell’Etiopia in qualità di presidente dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (IGAD), l’Organizzazione regionale che raggruppa i Paesi del Corno d’Africa.

“Naturalmente non basta che vi sia un Accordo - sottolinea Emma Bonino - quello che conta, per superare le tensioni di questi mesi nelle regioni somale meridionali, è che sia concretamente applicato. Adesso ci aspettiamo - conclude la titolare della Farnesina - che le le Parti, continuando in questo spirito di collaborazione, promuovano presso i loro rispettivi sostenitori la rapida attuazione dei contenuti dell’Accordo”.

L’Italia segue “con costante attenzione” il dossier somalo, ora giunto ad una tappa cruciale con la conclusione di un’intesa che è stata resa possibile anche grazie al notevole impegno personale del ministro degli Esteri etiopico, Tedros Adhanom Ghebreyesus, e del presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud. In particolare, l’andamento dei negoziati è stato seguito dal vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli, in rientro da una missione nel Corno d’Africa, (Uganda, Kenya e Gibuti) durante la quale egli ha avuto anche contatti e incontri a sostegno del processo di stabilizzazione in Somalia.

Alla cerimonia di firma dell’Accordo di Addis Abeba ha partecipato anche l’Italia, in qualità di co-Presidente dell’IGAD Partners Forum (IPF). Si tratta – sottolinea la Farnesina –di un riconoscimento importante per il nostro Paese che, a margine della prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, presiederà insieme all’Etiopia una riunione ministeriale del Forum per ribadire sia il sostegno politico dei Partner al ruolo svolto dall’IGAD nella stabilizzazione della Somalia, che per rassicurare le Autorità somale circa il perdurante impegno dei Partner internazionali a loro favore. (Inform)

Emma Bonino: Fiduciosa

QUIRICO E DALL’OGLIO
Emma Bonino: Fiduciosa

ROMA – “Fiduciosa” si è detta Emma Bonino, ministro degli Esteri, riguardo le sorti del giornalista Domenico Quirico e di padre Paolo Dall’Oglio, scomparsi in Siria.

Parlando con i giornalisti al termine di un colloquio a Parigi con l’omologo francese, Laurent Fabius, la titolare della Farnesina ha escluso che una eventuale operazione militare in Siria possa rendere difficile “una situazione già tanto complicata”. “Da quelle parti le cattive notizie si sanno subito. Per questo - ha detto Bonino - sono fiduciosa”.(Inform)

Lapo Pistelli: “Cooperazione italiana, realtà consolidata che gioca ruolo di primo piano in Corno d'Africa e regione orientale”

ESTERI
Conclusa la missione del vice ministro  in Uganda, Kenya e Gibuti

Lapo Pistelli: “Cooperazione italiana, realtà consolidata che gioca ruolo di primo piano in Corno d'Africa e regione orientale”

ROMA – “La Cooperazione italiana costituisce una realtà consolidata e continua a giocare un ruolo di primo piano per la presenza e gli interessi dell'Italia nel Corno d'Africa e in tutta la regione orientale”.E’ quanto ha affermato il vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli, che ha appena concluso una missione in Uganda, Kenya, Gibuti, nel corso della quale ha dedicato anche un'attenzione particolare alla Somalia.

Pistelli ha visitato alcuni progetti di alto impatto e visibilità promossi o sostenuti dalla Cooperazione Italiana: tre iniziative realizzate in collaborazione con note Ong (Cuamm, Avsi e Amref) in Uganda (rispettivamente l'ospedale e la scuola d'informazione infermieri di Matany e un centro di reintegrazione di donne e di loro figli affetti da Hiv a Kampala), e in Kenya (un centro a favore dei bambini di strada, realizzato con Amref a Dagoretti nei pressi di Nairobi).

Il vice ministro ha inaugurato, assieme al ministro keniano signora Charity Ngilu, un ambulatorio e una strada nel popoloso e degradato quartiere di Korogocho (Nairobi), nel quadro del programma italo-keniano di conversione del debito (circa 44 milioni su 10 anni). Nello stesso quartiere, Pistelli ha inaugurato la biblioteca del centro dei Padri Comboniani, finanziato da una fondazione bancaria italiana.

A Gibuti il vice ministro ha visitato l'Ospedale di Balbalà, una delle realizzazioni del programma bilaterale di conversione del debito e ha incontrato il vice ministro per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Ahmed Ali Silay.

“Le autorità dei tre Paesi ci hanno espresso – ha sottolineato Pistelli - una grande soddisfazione per l'ampiezza e la qualità delle iniziative della Cooperazione italiana e hanno auspicato un rafforzamento dei rapporti con l'Italia anche in questo settore. E’ ovvio – ha proseguito il vice ministro - che lo strumento della cooperazione rafforza l'amicizia, la collaborazione politica ed economica, il prestigio del nostro Paese da queste parti. Ciò dipende dalla qualità dei progetti e delle persone che operano nelle Ong e ovviamente dipenderà in futuro anche dalla dotazione di risorse che il Parlamento saprà assicurare alla Cooperazione”.

A Kampala e a Nairobi il vice ministro degli Esteri ha avuto anche l'opportunità di incontri e di un interscambio cordiale e costruttivo con i rappresentanti delle Ong italiane, sulle problematiche e gli orientamenti di fondo della Cooperazione e sui processi e le maggiori scadenze internazionali dei prossimi anni sulle grandi problematiche dello sviluppo.



La Cooperazione sarà in primo piano anche nell'azione perseguita dal Governo italiano per la stabilizzazione e la ricostruzione della Somalia, come è emerso dagli incontri che il vice ministro ha dedicato a questo tema a Nairobi.(Inform)

L’Istituto Italiano di Cultura di New York premia i 10 top young designers

GIOVANI TALENTI ITALIANI 
L’Istituto Italiano di Cultura di New York  premia i 10 top young designers

NEW YORK - I giovani talenti italiani del design saranno i protagonisti a New York dal 6 al 27 settembre.

L'occasione sarà la mostra “Top young industrial designers”, che l’Istituto Italiano di Cultura ospiterà nei propri locali. I giovani verranno premiati e avranno l'opportunità di incontrare professionisti del settore tra cui aziende, curatori e istituzioni accademiche. Il premio nasce da un'idea di Riccardo Viale, direttore dell'Istituto ed è curato dall'architetto Massimo Vignelli, presidente della Fondazione NY. I vincitori, dieci neo diplomati al Politecnico di Milano e di Torino e all'Istituto europeo di design (Ied), inoltre, per altrettanti giorni incontreranno numerosi curatori di musei e presidi di atenei e istituti americani.

L'obiettivo sarà porre le basi per futuri scambi culturali. Inoltre, l'Istituto sta lavorando per presentare i loro lavori durante la fiera internazionale Art Basel a Miami Beach, che si terrà in Florida dal 5 all’8 dicembre.

Si sono classificati primi il duo Del Ciotto/Spalvieri; dietro di loro Davide Angeli e Paolo Cappello, seguiti da Matteo Beraldi, Tommaso Calder, il duo De Marco/Fanciullacci, Paolo Jannetti, Alessandro Stabile, Eleonora Trevisanutto e Alberto Villa.(Inform)

Più semplice attestare la presenza in Italia per lo straniero

CITTADINANZA ITALIANA
Più semplice attestare la presenza in Italia per lo straniero

L'art. 33 della legge 98/2013 prevede alcune novità per chi nasce nel nostro Paese e vuole chiedere il passaporto italiano

ROMA - Semplificazioni in vista nel procedimento per l’acquisto della cittadinanza.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (la n.194 del 20.8.2013 - Suppl. Ordinario n. 63) della conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia”, è previsto all'articolo 33 – fa presente il Ministero dell’Interno - che allo straniero o all’apolide, nato in Italia, che voglia acquisire la cittadinanza italiana, non sono imputabili le eventuali inadempienze riconducibili ai genitori o agli uffici della Pubblica Amministrazione. L’interessato può dimostrare, infatti, il possesso dei requisiti con ogni altra documentazione idonea, ad esempio, con certificazioni scolastiche o mediche, attestanti la presenza del soggetto in Italia sin dalla nascita e l’inserimento dello stesso nel tessuto socio-culturale.

Inoltre, il secondo comma dell'articolo stabilisce che gli Ufficiali di Stato civile, nei sei mesi precedenti al compimento dei diciotto anni, devono comunicare all’interessato che, entro il termine di un anno, può presentare dichiarazione di voler acquisire la cittadinanza. In mancanza di comunicazione, il diritto può essere esercitato anche dopo lo scadere del termine di un anno.(Inform)



Ungheria: XXI Premio di poesia Salvatore Quasimodo a Balatonfüred

EVENTI CULTURALI
Dal 6 all’8 settembre

Ungheria: XXI Premio di poesia Salvatore Quasimodo a Balatonfüred

 “L’Ungheria e Piero Gauli-1916-2012” e “I Promessi Sposi”: due mostre organizzate dall’Istituto Italiano di Cultura di Budapest

BUDAPEST - La XXI edizione del Premio di poesia Salvatore Quasimodo, organizzato dal Comune di Balatonfüred dal 6 all’8 settembre 2013, consente anche quest’anno di ripetere il gesto simbolico che, nel lontano 1961, Quasimodo ha compiuto piantando un albero nel giardino della bella cittadina sul lago Balaton. Lo comunica l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest che, in collaborazione con il Comune di Balatonfüred, in occasione del premio presenta due mostre – venerdì 6 alle ore 18 - che servono a meglio far conoscere l’ambiente culturale ed artistico nel quale Salvatore Quasimodo visse.

La prima mostra, intitolata “L’Ungheria e Piero Gauli-1916-2012”, riunisce 21 acquarelli realizzati da Gauli nel 1974 durante un viaggio in terra magiara.

La seconda, “I Promessi Sposi”, è una raccolta di 30 litografie di Aligi Sassu che interpreta la più importante delle opere letterarie dell’Ottocento italiano filtrandola attraverso la sua forte sensibilità.

La manifestazione – sottolinea l’Istituto Italiano di Cultura - suggella il successo del lavoro di internazionalizzazione e di creazione di intense relazioni di collaborazione tra i molti cultori della poesia di Quasimodo sparsi nel mondo.(Inform)

Giacomo Canepa: Ecco come riparte il Ctim

ASSOCIAZIONI
Giacomo Canepa: Ecco come riparte il Ctim

ROMA - Gli obiettivi del Ctim-Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, le nuove sfide per garantire i diritti agli italiani all'estero, le contingenze della ‘spending review’ che costringono alla chiusura alcuni nostri Consolati all’estero analizzate dal presidente Giacomo Canepa.

Il Ctim riparte da un nuovo portale e nuovi obiettivi: come stimolare una politica che curi gli interessi degli Italiani nel mondo?

Il nuovo portale è il primo passo verso un nuovo Ctim, che, orfano del suo fondatore, ha saputo rialzarsi e riprendere il cammino che ci ha indicato Mirko Tremaglia. Ricordiamo che prima di ottenere il diritto di voto gli italiani all’estero non contavano nulla. E’ grazie all’interessamento forte del Ctim che il 28 ottobre 1988 fu approvata la Legge n. 470 “Anagrafe e Censimento degli Italiani all’estero” e dodici anni dopo, il 21 dicembre 2001, la Legge n. 459 denominata “Legge Tremaglia”, che finalmente riconosceva agli Italiani residenti fuori dall’Italia il diritto di voto e la costituzione della Circoscrizione Estero: in tal modo gli Italiani all’estero riacquistavano la loro identità.

Oggi, per proseguire l’opera iniziata da Tremaglia, il Ctim deve continuare a lottare per far sentire il peso e la forza del contributo che ogni cittadino residente all’estero può portare alla vita pubblica nazionale. Questo è e deve essere l’impegno principale del Ctim.

Nella nostra azione politica dovremo anche impegnarci per modificare le modalità del voto all’estero, per migliorarne l’esercizio e renderlo più accessibile a tutti gli aventi diritto, difendendo l’esistenza stessa della Circoscrizione Estero da chi ne vorrebbe l’abolizione.

Le paventate chiusure di alcune sedi consolari nel mondo rappresentano un rischio per il nostro Paese e per i cittadini residenti all'estero?

Più che per noi italiani all’estero, che da tempo siamo abituati ad essere dimenticati e possiamo continuare a sopravvivere con la forza dell’unione associativa che ci ha mantenuti insieme per molti decenni, la chiusura di Consolati sarebbe una operazione gravemente lesiva dei nostri interessi nazionali perché l’assenza di una efficiente e capillare rete diplomatica italiana avrebbe conseguenze soprattutto da un punto di vista di immagine all'interno della comunità mondiale, non solo Europea, in quanto ci renderebbe più deboli nei confronti dell’attenzione internazionale.

Non dimentichiamo infatti che la nuova realtà, sorta con il cambio della Costituzione e la possibilità di votare, ci pone nella necessità di avere una maggiore rappresentanza consolare, anche per le nuove e più importanti possibilità economiche che possono essere affrontate solo con un indirizzo consolare di maggiore efficienza e prestigio: non certo il contrario.

Ritengo pertanto doveroso che il Ctim debba fare una opposizione molto decisa, come fu fatto dal Ministro Mirko Tremaglia durante il suo Ministero per gli Italiani nel Mondo, affinché non si giunga alla chiusura delle nostre rappresentanze, che sono sempre più necessarie, anzi, indispensabili, per affrontare gli importanti traguardi che si pongono i nostri operatori economici in tante parti del mondo.

Come ovviare ad una strategia sulla spending review che pare il Governo voglia attuare?

Pur comprendendo le necessità che ispirano la ricerca di risparmi nella spesa pubblica, è doveroso insistere nel far notare al Governo che la mera considerazione economica del “costo” per gli italiani all’estero non tiene conto del contributo positivo derivante dallo scambio commerciale prodotto dal “Made in Italy” anche da parte dei tanti italiani all’estero che hanno saputo fare impresa, dando lustro all’Italia e contribuendo così in forma importante all’economia della Patria. A questo proposito, bisogna rammentare sempre che l’emigrazione italiana ha contribuito più volte al risanamento ed al rilancio dell’economia nazionale, ma il ripetersi di questa azione ora dipende dalla capacità e lungimiranza del Governo nel comprendere che la nostra emigrazione è, nei fatti, una immensa opportunità. Infatti, oltre al Made in Italy, alla cultura, alla creatività, ai modelli di vita e alle tradizioni gastronomiche, vi è un altro strumento potente per sostenere l’Italia: gli italiani all’estero, come parte decisiva nel valorizzare ancor di più l’aggettivo “Italianità”. 

Non sono gli italiani all’estero che hanno bisogno dell’Italia: basti solo pensare al grande contributo economico che essi hanno dato, con le loro rimesse, nella fase post- bellica e fino agli anni 80. Oggi più di ieri è l’Italia ad aver bisogno degli Italiani che vivono nel mondo, come leva importante per la ricostruzione di quell’Italia nuova che auspichiamo.

Dove va il Ctim dopo la dipartita del fondatore Mirko Tremaglia?

Il Ctim, seguendo la linea lasciata da Tremaglia, deve ringiovanire per affrontare con l’energia propria dei giovani gli impegni presi dalla nostra Associazione: deve essere attento, politicamente, ad ogni tentativo del Governo di limitare o addirittura eliminare i nostri diritti già acquisiti, e deve segnalare alle Istituzioni e alle nostre strutture diplomatiche all’estero anche quelle piccole ma importanti disattenzioni verso noi italiani all’estero. Per parafrasare un vecchio detto, chi tace acconsente.(j.s.- ctim.roma@tin.it )

Inform

All’Istituto Italiano di cultura di Osaka corsi di italiano, latino, letteratura, opera lirica, disegno

LINGUA E CULTURA ITALIANE
All’Istituto Italiano di cultura di Osaka corsi di italiano, latino, letteratura , opera lirica, disegno

OSAKA - Si avvicina il ritorno sui banchi di scuola per gli studenti giapponesi che seguono i corsi di lingua dell'Istituto italiano di cultura di Osaka: il 16 settembre riprende la sessione autunnale, con diverse possibilità per una scoperta dell’Italia a 360 gradi.

Lo studio non solo della lingua di Dante, ma anche di quella usata nell'antico impero romano, il latino, suddiviso in tre livelli, partendo da un excursus dell'origine e dell'evoluzione della lingua nella storia, fino alla morfo-sintassi con accento e pronuncia, grammatica e traduzione.

C'è il corso di letteratura, per leggere i grandi classici, e quello di disegno, con le tecniche di base per riprodurre i maestri del Rinascimento italiano, senza dimenticare il corso di opera lirica, che permette di apprezzare non solo la musica ma anche il contesto culturale con l'approfondimento della psicologia dei personaggi. Ma si può anche imparare l'italiano di internet, per sapersi muovere nella quotidianità di una prenotazione di un museo o il consulto del calendario di treni e aerei, e quello commerciale, per imparare a fare una telefonata o mandare un e-mail.(Inform)

A Riva del Garda incontro con suor Rosanna Favero, missionaria nelle Filippine e in Birmania

ITALIANE ALL’ESTERO
A Riva del Garda incontro con suor Rosanna Favero, missionaria nelle Filippine e in Birmania

RIVA DEL GARDA (Trento) - Più di 7000 isole spazzate dai tifoni, 97 milioni di abitanti di cui la metà vive in favelas, in condizioni igienico-sanitarie precarie che favoriscono il proliferare di malattie come la tubercolosi, il colera o più semplicemente la malnutrizione. L'arcipelago delle Filippine è una realtà difficile per chi opera quotidianamente con i più poveri.

Centinaia di persone la sera del 27 agosto hanno affollato l'auditorium San Giuseppe al Rione Degasperi di Riva del Garda, per l'incontro organizzato dall'associazione Via Pacis con suor Rosanna Favero, delle Missionarie del SS. Sacramento, che da anni è impegnata proprio nelle Filippine. Sul palco, accanto alla missionaria, vi erano le referenti dell'associazione: la co-fondatrice Eliana Aloisi, la presidente di Via Pacis Roberta Riccadonna e la vicepresidente Marilena Brighenti.

A salutare suor Rosanna anche l'assessore provinciale di Trento alla solidarietà internazionale e convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami. Fra il pubblico amministratori, dirigenti scolastici, referenti di altre realtà associative che collaborano nei progetti di solidarietà.

Suor Rosanna Favero, delle Ancelle Missionarie del Santissimo Sacramento, è referente Via Pacis nelle Filippine e nel Myanmar; al pubblico dell'Auditorium ha rivolto un grazie di cuore per il sostegno ai progetti portati avanti nell'arcipelago e finanziati attraverso le "adozioni a distanza", promosse dall'associazione rivana.

"Operiamo in 56 villaggi - ha spiegato suor Rosanna - fra i più poveri e isolati, grazie alla vostra solidarietà possiamo rifornirli di materiali sanitari, scolastici, di vestiti, di piccoli oggetti di uso domestico che ci permettono di dare un tocco di dignità a queste persone. In ogni villaggio individuiamo un leader che, con l'aiuto di alcuni ragazzi e ragazze, ci aiuti a realizzare attività, corsi, momenti di preghiera".

Suor Rosanna ha anche raccontato alcune testimonianze concrete delle zone in cui opera, come la parrocchia di Santa Teresa sull'isola di Mindoro, chiamata l'isola dimenticata, o il villaggio di Natandol sull'isola di Iling, ricordando infine due progetti recenti messi in campo in collaborazione con Via Pacis e grazie all'Assessorato provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza: "A Manila abbiamo realizzato un dormitorio per studenti, che potrà essere frequentato dai giovani grazie a borse di studio, e una struttura con stanze di accoglienza per ammalati in cura o che stanno attendendo interventi. Solo negli ultimi mesi abbiamo operato una cinquantina di bambini affetti da labbro leporino e palato schisi".

La missionaria ha infine ricordato anche uno dei suoi ultimi progetti, nel Myanmar, un Paese sottoposto a cinquant'anni di dittatura militare: "Siamo riuscite a trasferire a Manila alcune giovani ragazze, dove hanno completato i loro studi, ora stiamo costruendo una casa per accogliere bambine e ragazze che vivono nei villaggi più a rischio, nella foresta".

"Suor Rosanna - ha commentato in chiusura l'assessore Lia Beltrami - e i referenti di Via Pacis ci hanno detto tutto quello che è racchiuso nel termine solidarietà. Ovvero formazione e dignità delle persone con cui si lavora e si cammina insieme: solidarietà significa formarci, cambiare il nostro stile di vita, costruire una società migliore". L'assessore Beltrami ha quindi rivolto un pensiero a padre Paolo dall'Oglio, scomparso un mese fa a Raqqa, in Siria "vogliamo mandargli il nostro saluto e appoggio" e infine ha consegnato una targa all'associazione Via Pacis, spiegando: "Dopo tanti anni di collaborazione in cui si è camminato insieme, un pensiero per voi che siete sempre presenti nella solidarietà".

Nel corso della serata anche la presentazione del libro fotografico "Filippine, un mondo poco conosciuto" di Massimo Zarucco, che descrive attraverso immagini la quotidianità di gran parte della popolazione filippina, gli interventi dei dirigenti delle scuole materne di Bolognano, del Rione Degasperi e di Varone che stanno portando avanti progetti assieme a Via Pacis, nonché uno spettacolo dei bambini dedicato a suor Rosanna, culminato con il dono alla missionaria di un grande cartellone decorato dai piccoli della scuola materna di Varone.

La storia di Via Pacis onlus inizia nel 1994, anno in cui viene fondata da Paolo Maino con il nome Associazione Shalom Solidarietà Internazionale, ha sede a Riva del Garda e da poco tempo sono attive due sedi staccate: una a Nairobi (Kenya) e l'altra ad Armenia (Colombia). L'attività dell'associazione è basata in gran parte sul volontariato e si articola in molte iniziative: mense per poveri, centri sanitari e di accoglienza, pozzi, scuole, panifici, interventi di emergenza per fronteggiare calamità naturali, borse di studio ed altro ancora. Uno dei punti di forza sono le adozioni a distanza, nell'arcipelago delle Filippine, che consentono ai piccoli di frequentare, rimanendo nella famiglia di origine, scuole primarie, secondarie e di formazione professionale; si tratta di un modo di contribuire alla sopravvivenza di tutto il nucleo familiare fornendo generi alimentari, vestiario, beni di prima necessità.(Inform)