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martedì 15 ottobre 2013

Claudio Micheloni (Pd) sui lavori del Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato


SENATO DELLA REPUBBLICA

Claudio Micheloni (Pd) sui lavori del Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato

Il presidente riassume i contenuti dell’ultima riunione e i temi del suo lavoro: le istanze discusse delle Commissioni continentali del Cgie ad Hannover e Ottawa, voto all’estero e circoscrizione Estero, riordino della rete consolare


ROMA – A margine della presentazione della proposta di legge per l’esercizio di voto dei cittadini italiani domiciliati temporaneamente all’estero, Claudio Micheloni, senatore eletto per il Pd nella ripartizione Europa tra i firmatari del provvedimento e presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato, ha fatto il punto sui lavori di quest’ultimo.

Proprio stamani si è svolta infatti l’ultima riunione, con un aggiornamento e un’informativa sui lavori svolti dalle Commissioni continentali del Cgie in Europa (ad Hannover) e in Nord America (Commissione anglofona per i Paesi extra-europei ad Ottawa). Lavori a cui hanno partecipato anche i senatori Stefania Giannini (Sc) e Pippo Pagano (Pdl), entrambi membri del Comitato presieduto da Micheloni, e che – rileva quest’ultimo – “sono tornati dichiarando di aver vissuto un’esperienza molto importante e molto diversa dall’assemblea del Consiglio Generale a Roma”. “Questo mi ha reso molto contento e sta a dimostrare l’importanza delle Continentali. Ci dovrebbe inoltre far riflettere sull’eventuale riforma del Cgie e sulle plenarie a Roma – afferma il senatore, che non tralascia di richiamare a questo proposito la proposta di riforma del Cgie da lui avanzata nella scorsa legislatura.

“Ora ho chiesto ai senatori presenti di mettere per iscritto alcune cose in seguito agli impegni presi in quelle occasioni su alcuni temi come quello della lingua e cultura italiana e il rinnovo di Comites e Cgie – afferma Micheloni, segnalando una riunione operativa del Comitato in programma martedì prossimo “per decidere quali azioni portare avanti per dare seguito a questi impegni”.

Per quanto riguarda nello specifico i temi trattati nella Continentale ad Hannover, il senatore fa sapere di avere già consegnato alla Commissione Affari costituzionali del Senato un documento redatto in quella sede a proposito delle elezioni europee, documento in cui si chiede che i cittadini italiani residenti in Europa votino per i candidati - o presentino la loro candidatura - nei Paesi ospitanti, piuttosto che nei seggi allestiti presso i consolati italiani. Ciò in considerazione di una percentuale del 7% circa di votanti registrati in tali seggi alle ultime elezioni europee, “meno di 90 mila voti che sono insignificanti nel complesso del risultato nazionale e danno un segnale di non integrazione europea – segnala Micheloni, che ha associato al documento consegnato alla Commissione Affari costituzionali un suo parere “estremamente favorevole” in proposito.

Sul futuro della circoscrizione Estero, l’esponente democratico rileva la differenza esistente tra il documento proposto sulle riforme costituzionali dai Saggi nominati dal Presidente della Repubblica e quello avanzato dai Saggi del Governo: “in quest’ultimo ritroviamo l’apertura fatta dal ministro Gaetano Quagliariello e Anna Finocchiaro al convegno da me organizzato sul voto all’estero al Senato il 19 luglio e riguardante la presenza di una rappresentanza della circoscrizione Estero nel Senato delle Regioni”. “Sono convinto che tenteranno di cancellare completamente il collegio Estero ma mi auguro che questa apertura riusciremo a concretizzarla – afferma Micheloni, che ribadisce come tale presenza sia “una buona cosa per l’Italia”. “Penso anche – aggiunge - che si possa capire la nostra presenza in una sola Camera, presenza che ci consentirebbe di parlare nel modo più trasversale possibile e non essere strumento delle forze politiche nazionali, utilizzata con un fine che ha poco a che vedere con le collettività all’estero”.

Infine, Micheloni segnala di aver depositato il 3 ottobre scorso in Senato  il disegno di legge delega “per il riordino e l’adeguamento della rete diplomatico-consolare italiana nel mondo e per il rafforzamento dei servizi per l’economia e per i cittadini italiani all’estero”, che sta già ricevendo firme a sostegno “anche di un certo peso – dice, annunciando una sua probabile rapida calendarizzazione la prossima settimana. (V.P. -Inform)

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